Cantina Alois
Fiano di Avellino Docg Donna Paolina
Alle pendici dei Monti Caiatini, nell’alto Casertano, in uno splendido altopiano, Michele Alois ha realizzato il suo sogno: il vigneto, la cantina ed una casa rurale borbonica dei primi dell’Ottocento.
La famiglia Alois, giunta ai primi del Cinquecento dalla Francia a Caserta, si è dedicata per oltre un secolo alla produzione di preziose sete nei reali opifici borbonici di San Leucio, poco distanti dalla Reggia di Caserta. L’attività vitivinicola risale agli inizi degli anni ’90, nel 1992, quando Michele Alois, con estrema lungimiranza, decise di partecipare al programma di ricerca di alcuni degli antichi ceppi pre-fillossera coltivati dai Romani e poi dai Borbone per rivalutare il Casavecchia, il Pallagrello Bianco e il Pallagrello Pontelatone Nero.
Una scommessa che coincide con l’orgoglio della propria terra e che oggi vede anche il figlio, Massimo, impegnato nella costante ricerca della qualità e dell’eccellenza, producendo vini eleganti e di pregio, circa 120.000 bottiglie, da 20 ettari di vigneto curati dall’agronomo ed enologo Carmine Valentino.
Denominazione: Fiano di Avellino DOCG
Vitigno: Fiano di Avellino 100%
Vigneto: Candida - Parite (AV)
Terreno: Argilloso calcareo, con scheletro
Esposizione: Sud - Est
Altitudine: 550 M S.L.M.
Sistema di allevamento: Spalliera con potatura a guyot
Densità di impianto: 3500 Ceppi per ettaro
Età vigneto: Circa 20 anni
Resa per ettaro: Circa 70 quintali
Periodo di raccolta: Seconda metà di ottobre con raccolta manuale
Tecnica di vinificazione: Vinificazione classica in bianco in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata
Affinamento: In bottiglia per tre - quattro mesi
Colore: Giallo paglierino
Profumo: Fresco e complesso dalle note speziate che si mescolano con quelle floreali del tiglio, acacia e miele
Sapore: Note minerali che ricordano l'albicocca e la scorza d'arancio sono seguite da un lunghissimo finale di nocciola tostata, caratteristica tipica di questo vitigno
Abbinamento: Ideale con i piatti di pesce elaborati, primi piatti a base di crostacei, risotti alle verdure, carni bianche, mozzarella di bufala
Temperatura di servizio: 10-12°C
Gradazione alcolica: 13%Vol
La famiglia Alois, giunta ai primi del Cinquecento dalla Francia a Caserta, si è dedicata per oltre un secolo alla produzione di preziose sete nei reali opifici borbonici di San Leucio, poco distanti dalla Reggia di Caserta. L’attività vitivinicola risale agli inizi degli anni ’90, nel 1992, quando Michele Alois, con estrema lungimiranza, decise di partecipare al programma di ricerca di alcuni degli antichi ceppi pre-fillossera coltivati dai Romani e poi dai Borbone per rivalutare il Casavecchia, il Pallagrello Bianco e il Pallagrello Pontelatone Nero.
Una scommessa che coincide con l’orgoglio della propria terra e che oggi vede anche il figlio, Massimo, impegnato nella costante ricerca della qualità e dell’eccellenza, producendo vini eleganti e di pregio, circa 120.000 bottiglie, da 20 ettari di vigneto curati dall’agronomo ed enologo Carmine Valentino.
Denominazione: Fiano di Avellino DOCG
Vitigno: Fiano di Avellino 100%
Vigneto: Candida - Parite (AV)
Terreno: Argilloso calcareo, con scheletro
Esposizione: Sud - Est
Altitudine: 550 M S.L.M.
Sistema di allevamento: Spalliera con potatura a guyot
Densità di impianto: 3500 Ceppi per ettaro
Età vigneto: Circa 20 anni
Resa per ettaro: Circa 70 quintali
Periodo di raccolta: Seconda metà di ottobre con raccolta manuale
Tecnica di vinificazione: Vinificazione classica in bianco in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata
Affinamento: In bottiglia per tre - quattro mesi
Colore: Giallo paglierino
Profumo: Fresco e complesso dalle note speziate che si mescolano con quelle floreali del tiglio, acacia e miele
Sapore: Note minerali che ricordano l'albicocca e la scorza d'arancio sono seguite da un lunghissimo finale di nocciola tostata, caratteristica tipica di questo vitigno
Abbinamento: Ideale con i piatti di pesce elaborati, primi piatti a base di crostacei, risotti alle verdure, carni bianche, mozzarella di bufala
Temperatura di servizio: 10-12°C
Gradazione alcolica: 13%Vol
€ 14,50